C’era una volta…
Comincia così la vicenda artistica di Gabriella, una donna capace di scrivere la propria storia in punta di pennello.
Gabriella si è appropriata della capacità di dipingere ad olio e di trasmettere sulla tela i suoi trascorsi. L’amore per il papà e tutto quello che le ha insegnato prima da bambina e poi da donna. L’amore per suo marito e per i suoi figli, che sono cresciuti meravigliosi e capaci di restituire decuplicato alla loro mamma questo amore.
Gabriella è un’amica fantastica, ricca di empatia. La donna che ti propone una ricetta gustosa in un giorno di pioggia. E che nella sua ricetta mette sempre un pizzico di arte che la fa diventare divina.
Gabriella MultiJet. Praticamente un Super Eroe per eccellenza, in tutti i sensi.
Ha cominciato a dipingere applicandosi ad una ricerca accurata sulle avanguardie storiche proponendo opere che si rifanno al Surrealismo e al Cubismo. Dopo essersi diplomata alla Scuola di Pittura di Trezzano sotto la guida del Maestro Franco Migliaccio, ha continuato la sua ricerca in modo indipendente
Curiosa per natura, insaziabile ricercatrice di metodi e tecniche si è dedicata a temi suggestivi prevalentemente a fondo nero. Ha cominciato a indagare la materia integrando alla trama pittorica sabbie, materiali di scarto e tessuti da lei stessa decorati.
Le sue ultime opere potrebbero essere considerate oggetti di design per la qualità dei colori: sprazzi di luce al neon su fondi neri, eleganti grigi tono su tono, pastosi ocra e bianchi su tela grezza. Ma il design si applica esclusivamente all’estetica, mentre questi quadri sono ricchi di sensazioni che vengono trasmesse all’osservatore e lo coinvolgono profondamente.
Immagini, se vogliamo, inquietanti per i temi trattati: corpi e volti di donna prostrati ed intensi; immagini che proprio per questo motivo scuotono la coscienza, che riescono a portare a galla sentimenti nascosti in ognuno di noi. Temi che si rifanno a situazioni sempre femminili di dolore, di consapevolezza, di abbandono. Donne soggetto e oggetto, le cerature che Gabriella conosce meglio.
Si dice che la bellezza stia nell’occhio di chi guarda. Gabriella lo dimostra permeando con la sua bontà e la sua fiducia ogni immagine che tocca.
